GLI ALTRI indagine sui nuovissimi mostri

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un’indagine teatrale di Kepler 452 | regia Nicola Borghesi | drammaturgia Riccardo Tabilio | con Nicola Borghesi | ideazione tecnica Andrea Bovaia | coordinamento Roberta Gabriele | con il contributo di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale | con il sostegno di L’Arboreto – Teatro Dimora, La Corte Ospitale : Centro di Residenza Emilia-Romagna | con il sostegno di Agorà/Unione Reno Galliera | con il patrocinio di Amnesty International Italia

 

Talvolta usciamo da teatro (o dal cinema, da un’assemblea, dalla lettura di un articolo di giornale o di un libro) appagati ma con la sgradevole sensazione di trovarci in una riserva indiana: qua siamo tutti d’accordo, mentre là fuori il cosiddetto «paese reale» non ci assomiglia neanche un po’. Sentiamo, in quei momenti, come premere alle porte di un fortino che non sta più in piedi, nel quale siamo arroccati, impotenti, senza forze per organizzare una sortita né strumenti per resistere all’assedio. E attendiamo. Gli Altri sono un magma indistinto che incrociamo solo quando la loro brutalità diventa sufficientemente spessa e evidente da non poter più essere rimossa nella propria mostruosità. È lì che ci coglie il terrore. Spendiamo tanto del nostro lavoro per raccontare e raccontarci che coloro che tradizionalmente sono percepiti come gli Altri (i migranti, i senzatetto, gli strani, gli zingari, i malati psichiatrici, i detenuti) non devono essere considerati come una minaccia, un nemico, un mostro. Allo stesso tempo non ci accorgiamo che stiamo costruendo una nuova e più pericolosa categoria di Altri: quelli che odiano gli Altri tradizionali. Sono quelli che scrivono quei commenti mostruosi sui social, che noi condividiamo a nostra volta per mostrare alla nostra cerchia che gente gira, per affermare che noi non siamo come loro, per raccontare la deriva della società, e lo sconforto e l’incredulità che ci attanagliano. Cerchiamo insomma di rassicurarci tra noi, noi che ancora non siamo pervasi da quell’odio cieco, dalla volontà purificatrice di bruciare tutto. Cerchiamo di fare quadrato. E questo alimenta il risentimento degli Altri verso di noi: noi siamo i privilegiati, coloro che parlano standosene al sicuro, lontani dai conflitti, dai problemi reali.

 

in caso di pioggia Auditorium comunale, via E. De Amicis